Teatro Civile Roncadelle - Teatro Civile 2011 Roncadelle
INTEATRO 2011: RASSEGNA DI TEATRO CIVILE
Teatro Aurora - Roncadelle
Ingresso: 7,00 Euro
Abbonamento per 3 serate: 18,00 Euro
la prevendita dei biglietti e degli abbonamenti verrà effettuata
sabato 19 febbraio 2011 dalle ore 10 alle 12 presso la Biblioteca Civica
oppure per prenotazioni o informazioni è possibile chiamare 030.2585070 (sig.ra Tenore)
Venerdì 25 febbraio 2011 - ore 21.00
Teatro Aurora - Roncadelle
CRISTIAN CERESOLI CON POP 451
La Ballata dei poveri Cristi
Premio della GiuriA ETI | CEI | Teatri del Sacro 2009
una invenzione (produzione) di Cristian Ceresoli con pop 451 (editing di silvia Gallerano)
musica di: Gianluca Casadei e Antonio pizzicato e collaborazione di silvia Gallerano, Cristian Ceresoli e Cristina Vetrone
con: Silvia Gallerano (voce), Fabio Monti (voce), Gianluca Casadei (fisa e voce)
supervisione artistica di: Silvia Gallerano
regia di: Cristian Ceresoli
La Ballata dei Poveri Cristi è uno spettacolo, ma si guarda e si ascolta come se fosse una canzone,
che dura appena più di un’ora. Un’ora in cui si canta e si racconta una storia. E quando
si canta e si racconta questa nuova storia, il pubblico balla. E ride. E molte volte si commuove.
La Ballata è un poema moderno dove la letteratura diventa lo spartito per il canto dal vivo
degli interpreti (attori e musicisti) che si offrono al pubblico con la forza scatenante di un concerto.
Dove si ascolta la parola, e la rivolta, guardando a Pier Paolo Pasolini e Vinicio Capossela,
a Elsa Morante e a Dario Fo. La Ballata è dedicata a quei bambini che vengono uccisi dalla stupidità
degli uomini: dalle bombe su Gaza, agli autobus di Gerusalemme.
Cristian Ceresoli è uno scrittore, poeta e produttore indipendente. Inventore di una scrittura originale in
cui i versi sono concepiti per avere un’esecuzione cantata, così che la poesia viene composta come se
fosse musica e la letteratura diventa uno spartito per musicisti-attori-cantanti. Una nuova forma di spettacolo
(o poesia orale) tra letteratura, musica e teatro che, presentato nei principali teatri e festival internazionali
con enorme successo di pubblico, è stato consacrato dalla critica come novità assoluta.
Venerdì 4 marzo 2011 - ore 21.00 Teatro Aurora - Roncadelle ARMAMAXA TeATRo 1981
All’inizio dell’era del godimento
di e con: Enrico Messina
pianoforte live: Fabrizio “siro” Sirotti
regia: Enrico Messina
produzione: Armamaxa Teatro e Teatri Abitati Residenza Teatrale di Ceglie M.ca e ostuni
Quando eravamo bambini le giornate erano più lunghe, come se durassero di più. Ma tutte, proprio tutte finivano allo stesso modo; e alla stessa ora. La televisione si accendeva lenta; a valvole. E da lontano arrivava quella musica…Carosello. Ma nel 1981 Carosello era già finito ed era arrivata la pubblicità, quella vera, fatta con gli spot. In quel 1981, ad un tratto, dentro alla televisione c’era un sacco di gente, troppa. Si agitava intorno a un buco per terra: un pozzo. Ci era caduto dentro un bambino, Alfredino. Era Vermicino. Forse noi siamo diventati grandi a 12 anni quando Alfredino smise di respirare laggiù in fondo a un pozzo, davanti a tutti, a Vermicino. Per colpa della televisione.
La Televisione scopriva in quei giorni il proprio enorme potere: poteva trasformare la realtà in spettacolo. E noi ci trasformammo da popolo in pubblico: era l’inizio dei “favolosi anni ottanta”, l’inizio dell’era del godimento.
Dal 1998 Armamaxa fonda la propria poetica sulla ricerca del legame tra oralità, movimento, teatro e ricerca sociologica, costruendo un percorso culturale e artistico fortemente legato al presente. Gli spettacoli di Armamaxa sono stati rappresentati in tutta Italia e in occasione dei più importanti festival teatrali nazionali.
Armamaxa
Giovedì 17 marzo 2011 - ore 21.00
Teatro Aurora - Roncadelle
ARMAMAXA TeATRo
La Dritta Via
La Costituzione e Dante Alighieri senza distinzione di razza né lingua
di e con: Giuliano Turone
musica originale in scena: Mirko lodedo
ideazione del progetto e coordinamento artistico: Enrico Messina
produzione: Armamaxa
Teatro/Residenza Teatrale: di Ceglie Messapica
Giuliano Turone, ex magistrato, racconta in musica le nostre due “carte fondamentali”: la Costituzione e la
Divina Commedia. In questo tempo di solitudini e di individualismo, gli italiani sembrano aver smarrito “la
diritta via”, e aver dimenticato l’importanza di difendere da chiunque cerchi di calpestare, o mettere in dubbio,
i diritti fondamentali. Accompagnato dal musicista Mirko Lodedo, che della musica fa “lingua” del suo
raccontare, Turone muove proprio da quella “diritta via che era smarrita” per lanciarsi in un'appassionata
lezione spettacolo fatta di memoria e di denuncia, in difesa dei principi fondamentali della carta costituzionale,
dei valori che la informano, e ricordandoci che i “diritti inviolabili” in essa richiamati appartengono a
tutti gli esseri umani, nessuno escluso: senza distinzione di razza né lingua, appunto.
Giuliano Turone Giudice istruttore impegnato in importanti inchieste di criminalità mafiosa ed economica - tra tutte, nel 1981, quella sull’omicidio Ambrosoli, nel corso della quale furono scoperti gli elenchi della Loggia massonica P2 – poi Pubblico ministero e infine Giudice di Cassazione, Turone da oltre vent’anni è protagonista di un’intensa attività teatrale in qualità di attore e autore.